
“Pronto buongiorno, chiamo per la carta di credito”
“Signora Boggio , gliela abbiamo già inviata, abbia pazienza”
“Sì ed è pure arrivata, se è per questo. Ma la busta non era chiusa bene e l’adesivo che ricopre la carta era già stato aperto. C’è scritto che se succede bisogna chiamare e io ho chiamato”
“Ah ma allora cambia tutto! Mi raccomando non la deve attivare perché…ngheeee! Ngheeee! Ngheee!”
“Ehm…pronto?”
“Sì signora le chiedo scusa ma sono in Smart working e ho un bambino di pochi giorni. Ngheee! Ngheee! Ngheee!”
“Oh, ma che bello! tanti auguri!”
“Grazie mille signora, gentilissima. Solo che piange un sacco, non dorme mai, noi lavoriamo da casa, cioè io, la mamma adesso no, non le dico poi col Covid che traffico, fortunatamente in sala parto ci hanno fatto entrare tutti e due, cioè ovviamente la mamma doveva entrare per forza e…ngheee! Ngheee! Nghee!”
“Immagino la fatica. Però una nascita è sempre una bella notizia. Come si chiama?”
“Matteo”
“Allora benvenuto al piccolo Matteo e coraggio, andrà meglio”
“Grazie davvero, è stato un piacere, alla prossima…ngheee! Nghee! Ngheee! Tu tu tu…”
Forse non è destino.
Forse l’universo mi sta mandando un messaggio.
Basta con la carta di credito, risparmierai.