00.05
“Mamma, è ora di alzarsi?”
01.47
“Mamma, adesso si può?”
02.58
“Mamma, è già passato Babbo Natale?”
03.50
“E adesso????”
“Se non la smettete accendo il fuoco nel camino e poi altro che Babbo Natale, domani mattina troviamo Giovanna d’Arco”
E anche il Natale è passato, la villa di Barbie Malibu montata, le scarpe da basket indossate e il pandoro mangiato.
Come prevede la tradizione ideata dalla fantasiosa nonna, nonché mia mamma, prima di affrontare gli antipasti appoggiati sulla tovaglia rossa decorata con agrifoglio, ogni bambino ha ricevuto una candelina dorata dentro a una stella, ha ringraziato per ciò che di bello gli ha riservato quest’anno e ha formulato un desiderio silenzioso prima di soffiare sulla fiamma. La più piccola, guardando dolcemente la nonnina negli occhi mentre con una mano cercava di arraffare una fetta di salame dal vassoio, ha pronunciato solennemente le seguenti parole “io sono grata perchè tu sei ancora viva” scatenando l’ilarità generale e gli scongiuri della nonna che, ancora lontana dai settanta non sente per il momento il freddo respiro della morte accanto.
Rientrando la sera a casa, immersi in un buio illuminato da lucine intermittenti, hanno trovato il gatto che, abbandonata la capanna del presepe, ha occupato abusivamente il primo piano della lussuosa villa di Barbie.
E soprattutto, nessuna scomoda verità da svelare.
“Mamma, a questo punto poco importa chi ha portato i doni nella nostra casa. Ciò che conta è che ci vogliamo bene e, finalmente, abbiamo la villa di Barbie. Se poi a consegnarla è stato Babbo Natale, Gesù bambino, la fata turchina o la mamma, fa niente ”
La verità può aspettare, almeno un altro anno.