
Da stamattina non riesco a entrare in bagno, dopo che la lavatrice ha tentato la fuga durante la centrifuga e si è andata a piazzale direttamente davanti alla porta. Aspetto che torni il primogenito, quota più magra della famiglia, per insinuarsi nello spiraglio con lo stipite e rimettere al suo posto la fuggitiva.
La mezzana mi ha comunicato di voler fare il piercing ai capezzoli, e mi devo complimentare con me stessa per la reazione adulta e pacata che ho avuto.
Ho tenuto il crocefisso alla giusta altezza, mi sono ricordata le formule in latino e non ho esagerato con l’acqua santa.
Al supermercato per la consueta spesa del lunedì, ho girato ignara tra gli scaffali con una carta di biscotti appiccicata al sedere: erano i pick-up, parenti tarocchi e più economici dei più famosi orociok. Colpa della piccola, che li ha mangiati a tradimento lasciando la carta sulla mia sedia.
Me ne sono accorta quando ho visto con la coda dell’occhio la mano della cassiera verso il mio lato B.
Già pronta a gridare alla molestia, ho dovuto invece ringraziare e andarmene più o fretta che potessi.
Domani è l’ultimo giorno di maggio, e a me sembra che duri da febbraio.