
Cari professori,
Siete connessi?
Siete pronti per affrontare questo nuovo anno scolastico che si affaccia all’orizzonte?
Sono una madre e ho una serie di desiderata.
Che abbiate voglia di iniziare.
Che abbiate colto la sfida educativa che la pandemia ci ha involontariamente lanciato.
Che siate capaci e tolleranti, senza indugiare sulla cultura del sospetto troppo presente a scuola -è assente per la verifica, va in bagno per copiare, si fa venire a prendere per non essere interrogato.
Non perché i nostri ragazzi non siano la progenie del diavolo quando si tratta di raggirare gli adulti, ma perché basterà un raffreddore per stare a casa, due linee di febbre per saltare il compito in classe.
Che siate pazienti, più di quanto già vi tocca essere.
Me lo immagino l’infinito balletto del su la mascherina, giù la mascherina, un metro di distanza, una mano alla cintura, eeeeeeee macarena di cui sarete spesso inermi spettatori.
Che siate pronti col Wi-Fi e un nuovo modo di intendere e fare didattica e educazione, qualora i cancelli della scuola si dovessero nuovamente chiudere.
Che siate abbastanza saggi da discernere l’essenziale da portare e da richiedere.
Che siate messi nelle condizioni migliori per svolgere il vostro lavoro, ma che lo facciate al meglio comunque anche se queste condizioni non ci dovessero essere tutte.
Che non abbiate troppi genitori rompiballe come la sottoscritta, che scrivono liste infinite di richieste.
Buon inizio, professori.