Pronta a tutto

pag10-copia-e1428671945313Una bomboletta di lacca Cielo Alto a murare un instabile chignon, che probabilmente non si scalfirà mai.
Le chiappette che sbucano come mezzelune dal body blu, i piedi nudi già neri sotto.
Le guance arrossate e il sorriso teso, le mani che si cercano e le dita che si contorcono.
Il riscaldamento e le prove, il ripasso dei passi e le raccomandazioni della allenatrice.
La trave altissima, il tappeto, le parallele e il trampolino.
Il leprotto zoppo, il pennello, le ruote, il ponte, il divaricato, la verticale, le rovesciate.
Un palazzetto gremito di giovani fanciulle coi body colorati, il trucco sugli occhi e il tifo dei genitori dalle gradinate. La musica, gli applausi e le patatine fritte del bar.
Una piccola atleta esordiente e ambiziosa, desiderosa di una medaglia e di un posto sul gradino più alto del podio. Ma lo sport, si sa, insegna che è più importante partecipare di vincere, che impegno, dedizione e costanza misurano il successo e che alla fine bisogna divertirsi. Che lealtà, spirito di squadra e sacrificio sono i veri insegnamenti.
E in barba ai principi pedagogici e alla filosofia dello sport una madre dai capelli rossi, seduta sugli spalti, osserva la speranza negli occhi di una bambina. Pensando di essere pronta a corrompere una giuria intera pur di consegnarle una medaglia.

Informazioni su BarbaraB.

Educatrice e mamma, preparatissima sulla teoria e un po' meno efficace nella pratica. Per tentativi ed errori vado avanti, con un carico di ironia come antidoto alle quotidiane fatiche educative.
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