Gilet a righe su polo bianca, pantaloni di fustagno color topo e mocassini. Occhiali così spessi da fare gli occhi piccoli piccoli. Una strana metamorfosi tra il ragionier Filini e Mister Magoo, con l’accento del Milanese imbruttito. Braccia giunte dietro la schiena e corpo proteso in avanti, per meglio osservare i prodotti che scorrono sul nastro della cassa, mentre li ripongo alla rinfusa cercando di fare prima della cassiera.
“Mmm..tanta roba”
“Uh? Parla con me?”
“Eh già signorina, guarda vè quanta spesa”
“Sì, siamo in tanti a casa”
“E vorrei vedere che se le mangiasse tutte lei quelle cosine buone ahahahah!”
“…”
“Prosciutto, formaggio, la sfoglia.. Fa mica una torta salata?”
“Come? Non so, può darsi”
“Beh però un po’ di verdura bisognerebbe mettercela, fa bene ai bambini, sa?”
“L’ho sentito dire”
“Maionese, Ketchup..questi non fanno mica bene però. A me il dottore li ha vietati. Dovrebbe evitarli anche lei signorina. Non mi dica che gli compra pure la coca cola!”
“No, stia tranquillo, niente coca cola”
“Yogurt, fette biscottate, ma..cus’è chel rob lì? Ah, cose da femmine ahahaha”
“Sono quarantotto euro e venti”
“Ma pensa te. Una volta con centomila lire ci mangiavi per giorni. Adesso non ci compri che due cosette. Povera Italia. Stia bene signorina!”
Una volta i pensionati osservavano i cantieri. Ora presidiano le casse dei supermercati.