Dura lex, sed lex

Da una settimana circa la piccola, per motivi che verrebbe lungo spiegare ma soprattutto farebbero tabula rasa della mia prestigiosa reputazione da pedagogista, è in custodia cautelare.

Una reclusione domiciliare che contempla due possibili uscite: frequentare la scuola e andare a ginnastica.

Perché, come sappiamo, uno dei capisaldi della pedagogia è “l’ho pagato, ci vai”

Lei ha accolto con la rassegnazione del colpevole la pena assegnatale, e da giorni osserva alla lettera le prescrizioni.

Nello specifico, sta con me.

Quando non lavoro, mi appare all’improvviso di fronte con una di queste due domande: che si mangia? Che si fa?

Alternate o insieme.

Si è fatta applicare dalla sorella un paio di raccapriccianti ciglia finte, tiene gli occhi aperti con gli spilli come in Opera di Dario Argento perché le palpebre si son fatte pesanti e a ogni battito di ciglia genera un tornado in Thailandia.

La sera, approfittando dell’assenza del maschio alfa della famiglia, si spiaggia sul divano al mio fianco riguardando tutte le serie di film Disney viste durante l’infanzia.

Consiglio gratuito e spassionato della pedagogista: quando sanzionate un comportamento scorretto, state bene attenti a non infliggere a voi la pena più alta.

Informazioni su BarbaraB.

Educatrice e mamma, preparatissima sulla teoria e un po' meno efficace nella pratica. Per tentativi ed errori vado avanti, con un carico di ironia come antidoto alle quotidiane fatiche educative.
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6 risposte a Dura lex, sed lex

  1. alicespiga82 ha detto:

    Eh sì, mi sa che qui l’unica che ci rimette sei proprio tu. 🤣🤣
    Battute a parte, goditi le tue splendide ragazze. Arriveranno le porte sbattute, i musi lunghi, i cuori spezzati, la colpa data alla mamma per tutte le sventure patite, i ti odio urlati in faccia, l’afasia di abbracci. Arriverà e passerà, come ogni fase della vita.

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    • BarbaraB. ha detto:

      Sai Alice, la chiamo piccola perchè è l’ultima, ma ha già quattordici anni. La sorella diciassette appena fatti e il grande 19. Sono più o meno otto anni che navigo tra malumori, sbalzi ormonali, porte sbattute.
      Ma soprattutto, come scrivi saggiamente, sono otto anni che mi prendo la colpa di tutto, dal quattro in matematica alla guerra in Ucraina.
      L’unica cosa che salva è proprio quella, sapere che passerà 😉

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  2. SiamoSoloStorie ha detto:

    L’ultimo consiglio mi ricorda l’effetto delle sanzioni alla Russia: a pagarne il conto (salato) siamo noi, mica loro..

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