
La mezzana, novella imprenditrice nel campo dell’abbigliamento, si è lanciata nella vendita dei -suoi- abiti usati attraverso una famosa app.
Andiamo in posta per la prima vendita, da spedire a tale Carol, in un paesino sperduto della Francia. Due paia di jeans, guadagno totale dodici euro. Chiara Ferragni, comincia a tremare.
Sono le diciassette, percepite le ventitré per la stanchezza accumulata.
“Mamma tranquilla, le spese sono a carico dell’acquirente, ho studiato. Noi non dobbiamo pagare”
“Signora, sono trentasei euro e cinquanta. Contanti o bancomat?”
“Scusi, che ha detto? No guardi, ci deve essere un errore. Glielo portate a piedi partendo da qui alla Carol, il pacco? E poi ci hanno detto che le spese sono a carico di chi acquista”
“Signora cara, come vede ho scannerizzato questo codice che mi avete dato, che non fa riferimento ad alcun corriere conosciuto, pertanto si applica la tariffa di poste italiane che non contempla i vantaggi sopracitati”
“Eh???”
“Sono trentasei euro e cinquanta, ecco”
“No guardi, grazie ma niente -mezzana fuori facciamo i conti, mezz’ora di coda e poi questo delirio-mi ridia il pacco, non lo spedisco”
“Ma ha già compilato la ricevuta di ritorno”
“Le dia il pacco, mi creda è meglio”
“Provo a spedirlo come raccomandata?”
“Mi dia il pacco, subito”
Una carriera da imprenditrice digitale stroncata così, allo sportello quattro delle poste, una piovosa sera di novembre.