
Il mito di oggi narra la nascita del lago di Misurina e la morte della pedagogia.
Il Re Sorapiss era padre single di una bellissima bimba, tanto carina quanto viziata e capricciosa.
La bimba non accettava un no, faceva un po’ quel che le pareva come spesso le figlie femmine coi padri.
Un bel giorno però, piantò un capriccio tale che il padre non sapeva più come uscirne. Voleva a tutti i costi uno specchio magico, di proprietà di una fata.
Ce ne volle del bello e del buono per convincere la fata , ma alla fine acconsentì ad una condizione.
Il Re Sorapiss avrebbe dovuto trasformarsi in una montagna per fare ombra al suo giardino di rose, troppo esposto al sole.
Il cuore di padre non resistette agli occhioni della figliola implorante, così accettò. E la Montessori, muta.
Al momento dello scambio, il re diventò piano piano una montagna, e la piccola Misurina si trovò con lo specchio in mano sulla sua cima. Spaventata, cadde e morì.
Le lacrime del padre si trasformarono in un bellissimo lago, e lo specchio frantumato in riflessi di luce.
Da allora, il lago di Misurina incanta per bellezza tutti coloro che passano.
La morale di questa storia è semplice: siate fermi e decisi davanti ai capricci dei vostri figli.
I no aiutano a crescere.
Auch! Poco, poco vendicativa, la fatina
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