Dal mio osservatorio privilegiato, l’angolo a sinistra del divano rosso, quello non occupato da gatti o figli, ho avuto tempo per leggere, meditare, scorgere ragnatele che nemmeno spiderman nei giorni più bui e accorgermi dello stato in cui versavano i muri di casa mia.
Detto fatto, la casalinga che giace silente in me ha deciso che quelle pareti dovevano essere ridipinte subito, per il decoro della casa e della famiglia intera.
E quando sale la casalinga si può solo arrendersi.
Il problema è quando scende, e ti ritrovi con l’intero contenuto della camera delle ragazze riversato nel tuo bagno, devi scavalcare il libro del catechismo di quinta elementare e la volpacchiotta di peluche della mezzana per andare a fare la pipì.
Quando tutti i libri, quadri, souvenir tamarri della sala giacciono intorno al tuo letto e la tua camera potrebbe finire di diritto in prima serata nel programma Sepolti in casa.
E di lei, della casalinga, non c’è più traccia e tocca andare a Chi l’ha visto.
Nel mentre una mano di vernice rosa cancella quella gialla, e tu vorresti solo trovare la casalinga che ti ha detto di fare questo e darle quattro amichevoli mazzate.
Ci sarà un girone infernale anche per questo.