Una rudimentale caccia al tesoro è pronta, per non perdere la tradizione che quest’anno santo Amazon ci ha aiutato a rispettare.
La mia zoppicante spiritualità ondeggia in questi giorni mistici, tra dubbi e speranze, bisogno e razionalità.
Il risveglio silenzioso, come da quaranta mattine a questa parte, mi regala una consapevolezza nuova che da un po’ stavo cercando, una forma di rassegnazione, una parola che non mi piace perché sa di arresa.
Una arresa che però mi è necessaria, per asciugare il dispiacere di quello che ho perso, che nulla è rispetto al dolore e alla sofferenza di molti in questo momento.
Ma ognuno di noi fa i conti e prende le misure col suo piccolo mondo, e allora non importa per i viaggi che ci stavano aspettando, per il mio romanzo che era a un passo dall’uscita, atteso, cullato e curato. Non ho perso, solo rimandato.
A un tempo che ancora non so, che non posso annotare nella mia agenda nera mai stata così vuota.
Che oggi riempio con voci nuove.
Che sia una Pasqua di attesa verso quello che ancora verrà, di speranza per ciò che non c’è, di amore per quello che abbiamo.
Auguri, a tutti