Al cup, ha aperto da poco, dai che diciassette persone in coda non sono mica poi così tante.
Un’ora e mezza dopo.
“signora, questo esame non può prenotarlo qui. Vada in reparto”
In reparto.
“Signora, questo esame non può prenotarlo qui, provi in neuropsichiatria infantile”
In neuropsichiatria infantile.
“Signora, questo esame non può prenotarlo qui, provi in cardiologia”
In cardiologia
“Signora, questo esame non lo facciamo noi. Si fa in cardiologia”
“Perché mi scusi, in che reparto siamo?”
“In cardiologia. Intendevo dire che deve andare all’altro ospedale, non questo”
Altro ospedale, cardiologia
“Signora, questo esame non può prenotarlo qui, provi…”
“Su Marte?”
“Non faccia la spiritosa. Deve andare a cardiologia 2”
“Perché qui dove siamo?”
“Cardiologia 1, perché?”
Cardiologia 2
“Signora sì, questo esame si può fare qui. Per la prenotazione ha portato l’occorrente?”
“Ehm…impegnativa e tessera sanitaria?”
“No! Cioè sí, anche, ma cartella clinica, esami precedenti, diagnosi, indicazioni, nome del medico inviante e…”
“No, non li ho”
“Vabbè, allora ripassi”
Se non mi vedete nei prossimi giorni, sono ricoverata.
In psichiatria.