Il primogenito preoccupato per il virus in Cina, le fiamme in Australia, Junior Kelly a Sanremo, i leoni che muoiono di fame in uno zoo del Sudan, l’uso delle armi negli Stati Uniti, la situazione delle carceri italiane. Che condivide con me video e articoli dei più importanti quotidiani, perché io non abbassi la guardia e come lui stia sempre pronta, ché non si sa mai cosa potrebbe accadere.
L’unica preoccupazione che io provo timidamente a mettere sul tavolo, la scuola, viene liquidata con un laconico “stai senza pensieri, Mother”
La mezzana che mi intrattiene con video tutorial sul migliore uso possibile del mascara, con tecniche e accessori che mettono paura, mentre io non pensavo nemmeno di avere bisogno, di tecniche e accessori.
Ogni tanto compro un mascara nero, nuovo, uguale al precedente è tutto si ferma lì.
La piccola che è un tornado di energia, che incanaliamo come acqua piovana con la ginnastica artistica il mercoledì e venerdì, il teatro di martedì, gli esercizi sul tappetino che fa ogni sera saltellando beata per la gioia del vicino sottostante. Che vive ogni attimo come fosse l’ultimo, mangia le lasagne come se ci fosse una carestia l’indomani, che coglie l’attimo come nessuno.
Per essere madre ci vogliono spalle larghe, è cosa nota.
Io ho i fianchi, spero vadano bene ugualmente.