“Mother, i festeggiamenti del mio compleanno sono stati fighissimi. Casa tutta per noi, gara di rutto libero dopo aver bevuto litri di coca, torneo after hours di play station, pasta al pesto a mezzanotte. Una meraviglia”
“Caspita, peccato non essere stata invitata. Siete proprio un bel gruppetto di scienziati, eh?”
“Mother, non capisci. Io sto troppo bene con i miei amici, per questo non voglio diventare un adulto come te. Cioè, senza offesa, io non sarò triste e serio, voglio divertirmi e restare cazzaro”
“A parte il fatto che io non sono triste e seria, poi con i miei amici mi diverto un sacco”
“Eh già, mi immagino, chissà le risate a parlare di libri o quelle robe lì”
“Guarda che anche gli adulti possono divertirsi e essere cazzari, sai?”
“Come il cugino S?”
“Beh, il cugino S è il gran Visir di tutti i cazzari, il maestro sommo, l’inarrivabile”
“Per questo è simpatico. Ecco, potrei diventare adulto come il cugino S, restando cazzaro nell’anima”
Eppure ero stata attenta in gravidanza.
Chissà dove ho sbagliato.