Passo dopo passo

Fuori non c’è ancora luce ma si intuisce che la giornata sarà di sole.

Sfidando la pigrizia, la comodità e forse anche il buon senso esci a camminare quando è buio e fa freddo.

Sotto il felpone da cammino indossi l’unica maglietta termica trovata in casa, che disgraziatamente appartiene al primogenito che porta giusto quella decina di taglie in meno di te. Almeno non prenderai freddo, dovrai solo farti aiutare ad uscirne.

Alle strisce pedonali sulla strada principale comprendi appieno il pensiero di Ungaretti del si sta come d’autunno sugli alberi le foglie, perché rischi di essere presa sotto da un furgone, un camion e una panda, nonostante tu non sia un giunco e abbia i capelli rossi semaforo.

In una stradina laterale scopri che la tua casa preferita ha sul cancello il cartello vendesi, ma tu sei in giro senza nemmeno l’euro del caffè quindi non nutri grandi speranze di poterla mai acquistare.

Poco più avanti incroci un gruppo di bimbi del nido con le loro maestre, che camminano tenendosi a un lungo elastico colorato come alpinisti in cordata.

Una signora coi capelli bianchi e vaporosi esce dalla panetteria più buona del paese con un enorme muffin tra le mani, e prima di addentarlo esclama “diabete non mi avrai”.

Non ci si annoia mai, passeggiando in una piccola città di provincia.

Informazioni su BarbaraB.

Educatrice e mamma, preparatissima sulla teoria e un po' meno efficace nella pratica. Per tentativi ed errori vado avanti, con un carico di ironia come antidoto alle quotidiane fatiche educative.
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