Ci siamo

La piccola sistema i libri nello scaffale della sua stanza, lo fa con ordine e metodo, attenta che non se ne pieghi neanche un angolo.

Consulta le liste per vedere se manca qualcosa, se il righello è lungo abbastanza, i margini nei quaderni sono come dovrebbero, le righe misurano la giusta distanza.

Spolvera lo zaino che fu della sorella, felice che sia toccato a lei.

Mi commuove.

La mezzana sistema i libri del liceo nella sua libreria, mentre chatta col gruppo whatsapp di prima A, la sua futura classe.

Questi giovani studenti, che ancora non si conoscono, hanno già cominciato a lamentarsi della pesantezza dei programmi, la lunghezza dei libri e del l’insostenibile leggerezza dell’essere.

Lo sguardo della fanciulla prende vita solo quando chiede di acquistare gomme, penne, evidenziatori, quaderni e l’intera cartoleria del paese.

Mi preoccupa.

Il primogenito non ha ancora tirato fuori i libri dal baule della mia macchina, nel vano tentativo di farli sciogliere col caldo.

Quando non è coi suoi amici fissa il vuoto con aria spiritata e ripete a bassa voce, come un mantra o una maledizione, “sta per ricominciare, sta per ricominciare, sta per ricominciare”

Assapora ogni istante di vacanze e libertà come fosse l’ultimo, cosa tra l’altro non lontana dal vero.

È altalenante, molesto, adolescente.

Mi stanca.

Qualcosa mi dice che sarà un lungo anno scolastico.

Informazioni su BarbaraB.

Educatrice e mamma, preparatissima sulla teoria e un po' meno efficace nella pratica. Per tentativi ed errori vado avanti, con un carico di ironia come antidoto alle quotidiane fatiche educative.
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