Situazione attuale, secondo Google map.
La piccola è rientrata dall’intensa esperienza del campeggio.
È scesa dal pullman coi capelli pazzi, gli occhi di chi è appena rincasato da un rave party, faccia, braccia e gambe ricoperte di scritte col pennarello.
Con lo zaino di un’altra bambina e la sua inseparabile logorrea, ha raccontato storie di cammini, giochi e leggendari panini con la salamella.
La mezzana, a due giorni dalla partenza, ha capito che si era sbagliata perché lei in campeggio ci voleva proprio andare.
In corsa contro il tempo e contro calze e mutande improvvisamente sparite dal cassetto, sabato mattina è salita sul pullman insieme alla sua amica e compagna di squadra.
Il primogenito è a casa, ma percepito assente ché, da quando è finita la scuola, vagabonda lieto tra grigliate, feste, piscina e campetto.
Domattina partirà per davvero, insieme alla sua famiglia d’origine, la squadra di pallacanestro, verso la capitale degli arrosticini.
Amici, mare, tornei e l’assenza di genitori fanno di questa esperienza il non plus ultra per un quasi sedicenne.
Il fidanzato è tornato dal cammino, con l’abbronzatura da camionista, una gamba azzoppata e tante storie da raccontare. Sta già per ripartire ma adesso cerchiamo di non pensarci.
Io son sempre qui, ma con tutto questo altrui girovagare mi gira un po’ la testa.