Situazione attuale.
Fa caldo, ma così caldo che ti viene da salutare il focacciaro con Salam alaikum e con la maschera ammiri il pesce scorpione al posto del nasello.
Più che Camogli, Sharm el sheik.
La mezzana, portatrice di ogni magagna familiare, ha la congiuntivite, la dermatite atopica e l’unghia del piede destro malata.
Costa più in farmacia che in ombrellone e lettini.
La piccola manifesta una forma di orticaria su tutta la schiena, le braccia e parte del viso. La guardia medica, intervenuta prontamente, ha escluso che sia una reazione allergica al fratello che le dà il tormento, e per dosare il farmaco l’ha sollevata tra le braccia esclamando “apperò, una falsa magra”.
Io, come Penelope il suo Ulisse, ho aspettato sulla riva che il grande e la mezzana tornassero dal loro giro in canoa, ben oltre l’orario concordato -e pagato.
I due fratelli incoscienti si sono spinti fin oltre il promontorio per fare il bagno vicino agli scogli.
A parte queste irrilevanti faccende, basta il colore dell’acqua e un morso di focaccia al formaggio per tornare a sorridere, in attesa di rientrare a casa, che per qualcuno è già ora di ripartire.