Camicia bianca e jeans.
Una serata lunga, calda, nella palestra della scuola elementare.
Una scenetta dove tu, microfono in mano, diventi la maestra.
Le canzoni che parlano di viaggi, vita, cambiamenti.
L’angolo più lontano dove ti hanno messa a suonare il flauto perché diciamocelo, coltiviamo altri talenti.
La consegna del diploma e il lancio del tocco, che hai voluto riprendessimo col cellulare.
Tante parole e fotografie, a ricordarmi che lì sei entrata coi codini e il grembiule nero, e ora ne esci con la coda alta e lo sguardo fiero.
Tu finisci la scuola elementare e io mi chiedo dove siano finiti questi anni, perché a me sembra ancora di sentirla la tua mano nella mia mentre camminiamo verso il primo giorno e ti saluto dalla finestra, anche se ti viene da piangere.
Oggi da piangere viene a me, perché mi conosci, in queste occasioni si spalancano le porte della commozione e mi lascio travolgere convinta, come sempre, che vivere le emozioni sia il modo migliore per vivere.
E tu di emozioni me ne hai regalate tante, piccola mia.
Sei pronta, zaino in spalla.
Camicia bianca e jeans, si comincia una nuova avventura.
E chi ti ferma, piccoletta.