“Mami dai, facciamone un’altra!”
“Piccola ti prego, pietà. Ancora una partita a Cluedo e l’assassinio da risolvere sarà il tuo”
“Mami sono malata, non puoi dire così”
“Cosa ne dici se guardiamo un film? Ci accoccoliamo sul divano con la coperta, eh?”
“Mother! Ottima idea! Vi faccio compagnia”
“Ah, davvero? Non vedevi l’ora di vedere il seguito di Barbie magia dell’oceano o vuoi solo smettere di studiare?”
“Donna di poca fede! È ora di smetterla con questi film per mocciosi: ci penso io”
“Che il cielo ci aiuti”
“Oh, ecco qua. Perfetto. Una storia interessante, con una trama ben costruita, attori di livello, colpi di scena e lieto fine”
“Scherzi, vero?”
“No, perché? Ai bambini piacciono i clown e i palloncini”
“Ma quello è IT”
“Quello è un pezzo di storia del cinema”
“Mami, voglio guardare Barbie”
“Mother, la piccola va educata al cinema d’autore. Lo vuoi un palloncino ahahahahah”
“Aaaaarghhhhh”
“Bene! Tutti pronti per un’altra partita a Cluedo?”
La piccola ha funestato il fine settimana familiare con febbre, raffreddore e giochi in scatola.
Il primogenito ha cercato di elevare la cultura cinematografica della famiglia.
Io avrei preferito essere la vittima di Cluedo.