“Mother senti un po’ qua come spacca questo dissing”
“Uh, è uscito l’album nuovo, cominciano i firma copie e i concerti, prenotiamo”
“Perché devi capire che questo modello di scarpe merita davvero, sono quelle dei rookie, sai chi sono vero? Certo che non lo sai. Si intende il primo anno che si gioca in nba. Insomma, queste scarpe sono bellissime, sai quanto costano? Certo che non lo sai. Solo cinquecento euro! Se li avessi le prenderei al volo. Come? Sì, lo so che non ce li ho”
“Devo leggere un libro entro dieci giorni, ma posso scegliere: o Cristo si è fermato a Eboli o Fontamara. Ah, tu consigli il primo? C’è la serie su Netflix?”
“Questo film non fa per niente paura, potrebbe vederlo anche la piccola, era meglio il primo. Dove vai? In bagno? Non vorrai lasciarmi qui”
“Ci facciamo due spaghetti?”
Per una serie di (s)fortunati eventi la serata è passata solitaria e casalinga col figlio primogenito, a base di perle di saggezza, improbabili film dell’orrore e patatine al formaggio mangiate sul divano.
Ho arricchito la mia cultura generale di sport, le mie competenze musicali e il bagaglio di conoscenze cinematografiche non trascurando la formazione letteraria.
Tutto in una sola serata, al modico prezzo di un piatto di spaghetti.