C’è una signora col pesante cappotto infeltrito abbottonato fino all’ultima asola, nonostante faccia così caldo che non ti stupiresti nel veder spuntare una mangusta o un’iguana.
Ha una ciocca di capelli blu elettrico che spicca su una chioma altrimenti candida, tiene la borsetta stretta a sé mentre racconta alla sua vicina di sedia che quel signore allo sportello che sta ritirando la pensione è proprio una gran brava persona, mette sempre un like ai suoi post di buongiorno e buonanotte.
Un signore nella fila dietro si lamenta di avere troppe persone davanti, che poteva venire la moglie al posto suo, che il suo tempo è prezioso anche se dà l’idea che passi la giornata a osservare cantieri con le braccia dietro la schiena, che il problema di questo paese è l’immigrazione e lui lo sa bene perché è arrivato dal sud tanti anni fa.
Una ragazza bellissima, con la piega perfetta e il trucco impeccabile si guarda intorno stranita e spaesata, come se non capisse quale incantesimo l’abbia condotta lì anziché dalla manicure.
Il signore allo sportello per ritirare la pensione, prima di uscire rivolge un gran sorriso alla signora con la ciocca di capelli blu, che sembra valga più di mille like.
A volte, più che entrare all’ufficio postale sembra di infilarsi nell’armadio per Narnia.