Lui ha giocato e vinto una partita, poi ne ha arbitrato altre due.
Ha ripassato i promessi sposi per l’interrogazione di lunedì, insieme a una madre che sperava di essersi liberata di Don Abbondio in seconda liceo, e che per fare prima ha mostrato il video di YouTube della rivisitazione del Trio con la Bella Figheira. Del resto la pratica era già stata sperimentata con successo ai tempi dello studio di Attila, con la visione di Diego Abatantuono e il celeberrimo flagello di Dio.
Lei ha giocato e vinto fuori casa, fatto finta di studiare scienze e geografia, chiacchierato per ore con le sue amiche in video chiamata.
L’altra si è trasferita a casa dell’amica del cuore per un pomeriggio di giochi e una cena con le patate al forno più buone di quelle di sua madre, come è giusto che sia. Ha fatto scherzi telefonici malvagi per i quali è stato deciso che possiederà un cellulare non prima dei venticinque anni.
Insieme hanno fatto una passeggiata, sono andati al cinema a vedere l’ennesimo cartone e hanno cantato in macchina come fossero a SanRemo.
Quando disse di riposare il settimo giorno, il Signore non aveva calcolato di avere dei figli.