Se c’è una cosa peggiore di un adolescente maschio, è un adolescente maschio malato.
Il primogenito, per non perdere l’allenamento e rispolverare antichi talenti, da ormai due giorni veleggia per i quaranta di febbre, tossisce come una cassa di risonanza e la notte delira di prendere il borsone e andare all’allenamento che si fa tardi.
Di giorno leva il suo lamento per un destino cinico e baro che lo confina a letto durante le tanto sospirate vacanze natalizie, con l’aggravante dell’imminente nonché tanto desiderato viaggio in direzione del nord d’Europa.
La mezzana documenta le ultime ore del fratello come il più agguerrito dei fotoreporter, armata della nuova macchina fotografica trovata sotto l’albero di Natale.
La piccola gioca con le Barbie, fa il karaoke col microfono donato dalla nonna finché qualcuno esasperato non glielo porta via con la forza.
Io non dormo la notte e stasera vado a giocare a bowling per lavoro, per quanto possa sembrare un ossimoro.
Che fatica le vacanze.