“Bene signora mamma, cominciamo pure. La gravidanza è arrivata a termine?”
“Ehm, no, è nato di trentasette settimane”
“Veramente qui sul libretto pediatrico c’è scritto trentasei”
“Beh allora avrà ragione il libretto no? È che sono passati quasi quindici anni e allora…”
“Crescita armonica? Sviluppo nella norma? Dentizione? Quando i primi denti?”
“Ecco, vediamo. I denti…insomma non ricordo benissimo però adesso ce li ha tutti, sono dritti dopo anni di apparecchio quindi…”
“Non se lo ricorda”
“No”
“Proseguiamo. Precedenti interventi chirurgici?”
“Ah sì! Questa la so! Quando andava all’asilo ha tolto le adenoidi, e in terza…no quarta…vabbè insomma alle elementari l’appendice”
“Mother, le tonsille?”
“Non era tua sorella? Ah no che sciocca lei è stata in ospedale per altro. Giusto. Le tonsille”
“E quanto pesa adesso?”
“Ehm…dunque…l’ultima volta l’anno scorso alla visita sportiva mi pareva fosse…”
“Sali sulla bilancia per favore. Signora mamma, non mi sembra tanto preparata eh?”
Gli esami di terza media.
La maturità che ancora funesta i miei incubi.
La discussione della laurea magistrale.
Per finire così, bocciata all’anamnesi del primogenito.
Riproverò a settembre.