“Ma è grandissima, mami! Ieri la gondola che mio fratello per fare le storie su Instagram stava per ribaltarsi, poi il vaporetto avanti e indietro che era più comodo di camminare e adesso questa…è gigante! Ma starà a galla?”
“Every night in my dreams I se you I feel you…”
“Basta con questa canzone”
“Mamma! Evviva! Voglio andare in piscina, in palestra, fare tutto il giro, guardare giù, guardare su. A proposito, dov’è il ristorante?”
“Near, far, wherever you are I belive that the earth does go on…”
“Ti ho detto di smetterla”
“Mami, lasagne e pasta alla carbonara ci sono nel menù?”
“Mamma, mamma mamma perché non ho il Wi-Fi??”
“And you are bere in my heart and my heart will go oooooooooooonnnnnn!!!!”
“Ma allora! Basta!”
“Mami ma che canzone è?”
“La colonna sonora di Titanic”
Dal porto di Venezia, con un primogenito dall’ugola d’oro, una mezzana affranta senza il Wi-Fi, una piccola entusiasta di tutto per quanto preoccupata di cosa mangerà, è tutto.
Babbo natale quest’anno ha lasciato sotto l’albero una crociera, la prima delle nostre vite.
Io sono ferma agli episodi di Love Boat e mi aspetto che da un momento all’altro sbuchi il capitano Stubing.
E adesso invece che imbarcarci, come dice la piccola, innaviamoci.