Tra serpenti e lumache

Tre quarti di un serpente abbandonato sullo zerbino, un piccolo gatto seduto che si lecca le ferite con sguardo fiero.

Deve essere stata una battaglia combattuta, ma non v’è dubbio di chi sia stato il vincitore.

Un torneo di pallavolo con patatine e salamelle per festeggiare la fine della stagione, che la mezzana in calzoncini aveva già cominciato ad onorare la sera prima con la pizzata della squadra, vincitrice del temibile campionato under tredici.

Una cena sulle panche sotto un tendone perché non c’è estate senza sagra, lo sguardo inorridito della piccola che osserva il piatto di polenta e lumache del vicino mentre raschia il fondo della sua porzione di lasagne.

Un primogenito raffreddato e affranto per la prematura dipartita del suo smartphone, che getta ombre inquietanti sull’acquisto di uno nuovo e in tempi rapidi, ché privati di Instagram e lontani dalla rete si corre il rischio di affogare.

Una parete colorata di turchese, per fare colazione ogni mattina con il cielo in cucina, imbiancata da chi ha la manualità di Edward mani di forbici e la testardaggine di Pinocchio.

Un sacchetto colmo di ciliegie prese da un signore fermo al bordo di una strada, così belle e invitanti che fai inversione a u per tornare indietro a comprarle.

Non so da voi, ma qui l’estate è già cominciata.

Informazioni su BarbaraB.

Educatrice e mamma, preparatissima sulla teoria e un po' meno efficace nella pratica. Per tentativi ed errori vado avanti, con un carico di ironia come antidoto alle quotidiane fatiche educative.
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