Una storia a lieto inizio

Il viaggio perfetto è circolare. La gioia della partenza, la gioia del ritorno”

Dino Basili

Adil ha solo sette anni quando va a vivere con una famiglia che non è la sua. Andrà in affido, gli spiegano i grandi, quelli che si occupano di lui.

Ma per Adil, che anche negli anni precedenti non aveva trascorso molto tempo con la sua famiglia d’origine, non era un discorso molto chiaro perché lui dei genitori e dei fratelli ce li aveva già, non ne servivano mica altri.

Karim è un uomo sorridente dagli occhi gentili, che tra  le fatiche di una vita non semplice coltiva un solo desiderio. Ritornare a essere il papà di Adil, quello che lo porta a scuola e agli allenamenti di calcio, che lo sgrida perché deve fare i compiti e gli insegna ad andare in bicicletta, che esulta per un goal la domenica e lo consola per un brutto voto.

Beatrice e Stefano sono una coppia e genitori di tre figli, che verrebbe da chiedersi se non avessero già abbastanza da fare così.

Ma l’amore a volte è una coperta tanto grande da scaldare tutti e lasciare spazio anche per altri.

E sotto questa coperta colorata ha trovato posto anche Adil, che per tre anni ha condiviso il tetto, la tavola, la sveglia, la buonanotte, le vacanze, la piscina e lo sport con questa nuova famiglia che non era la sua, ma forse non era così importante.

In principio non è stato facile, perché bisogna imparare a fidarsi e mica è così semplice quando le cose nella vita non sono sempre andate bene.

Bisogna imparare a conoscersi, e un po’ anche a riconoscersi come parte di una famiglia anche se non ci sei nato.

Però è più facile quando ci sono due fratelli e una sorella grandi che ti trattano proprio come fossi sempre stato lì, tra coccole, giochi e mazzate.

È più facile se il tuo papà diventa amico del tuo papà affidatario, che quando li chiami si girano entrambi.

È più facile se la tua mamma affidataria ti aspetta fuori da scuola ogni giorno alla stessa ora, e tu la intravedi dalla finestra del corridoio.

È più facile quando a ferragosto si fa una grigliata tutti insieme, a parte le costine di maiale che Karim non mangia.

È più facile quando i grandi aprono le braccia e si rimboccano le maniche, ognuno pronto a fare la sua parte.

È più facile ma non è mai semplice, perché affido significa andare, con la speranza di tornare.

Adil è tornato, alla fine, a casa dal suo papà.

E i ritorni vanno celebrati, per ricordare il percorso di strada fatto insieme, per non dimenticare che famiglia è una bellissima parola perché si adatta e si modella nelle situazioni più diverse, ovunque ci siano delle persone che si vogliono bene.

Informazioni su BarbaraB.

Educatrice e mamma, preparatissima sulla teoria e un po' meno efficace nella pratica. Per tentativi ed errori vado avanti, con un carico di ironia come antidoto alle quotidiane fatiche educative.
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