“Mami, quante belle notizie oggi!”
“O tesoro, beata te. Dimmi dimmi, che sono curiosa”
“Allora. la più bella, ovviamente, è che domani non si va a scuola”
“Concordo, mi pare un’ottima notizia”
“E poi…”
“E poi?”
“E poi ho da fare un compito bellissimo e non vedo l’ora di cominciare”
“Caspita, non ti ho mai visto così entusiasta per un compito”
“Ma stavolta è diverso, perché devo fare la descrizione di una donna che ammiro e che per me è un mito”
“Mi sembra bello, e tu chi hai scelto?”
“una donna che nella mia vita significa tanto”
“Oh”
“che rappresenta un modello per tante”
“Oh”
“che si è sacrificata per raggiungere i suoi obiettivi e li ha raggiunti”
“Oh”
“che ha dovuto affrontare dei momenti difficili ma non si è mai arresa”
“Oh”
“che ha un grande talento”
“Oh”
“Che vorrei essere io da grande”
“Accidenti, che descrizione meravigliosa. quindi la donna che ammiri è…”
“Nadia!”
“Nadia? Nadia chi, scusa?”
“Ma Nadia Comanenci, mami, chi sennò? L’unica ginnasta ad aver preso il dieci perfetto alle olimpiadi! Alle parallele asimmetriche e alla trave! E aveva solo quattordici anni, come mio fratello che però alle olimpiadi manco lo fanno entrare. Un mito assoluto, leggera come una farfalla, forte nei salti e precisa negli atterraggi. Ah, che donna meravigliosa”
E io, che mi incarto anche ad allacciarmi le scarpe, non ho più speranze.