“Eccoci! Dov’è la bambina?”
“Sono qui”
“Oh, brava, accomodati pure su questa bella poltrona e non avere paura”
“Io non ho paura”
“Brava”
“Sono terrorizzata”
“Ma va là! Guarda che io sono esperto, sai? È la terza volta che lo faccio ahahah”
“Mami?”
“Tranquilla tesoro, il signore scherza, è molto esperto”
“E quanti anni hai piccina?”
“Nove”
“Ma pensa, io alla tua età ne avevo già dieci ahahaha”
“Mami?”
“Tranquilla tesoro, il signore scherza”
“E che classe fai?”
“La quarta elementare”
“Ma tu dimmi, io in quarta facevo già la quinta ahahaha”
“Mami?!?”
“Forza amore che tra poco è finita, andiamo a fare colazione e poi in edicola”
“E posso comprarmi tutto quello che voglio?”
“Beh tesoro vediamo. È un prelievo di sangue, mica un intervento a cuore aperto”
“Giusto! Quello lo facciamo dopo ahahaha”
“Mami!!!!”
Questa mattina abbiamo approfittato del penultimo giorno di vacanza da scuola per andare a fare gli esami del sangue rimandati da tempo.
La piccola si è fatta forza visualizzando gli acquisti in edicola, e l’atmosfera è stata alleggerita da un infermiere non giovanissimo ma in grande spolvero.
Ecco, magari analizzare il sangue dopo una ventiquattro ore di lasagne e cioccolato non è stata l’idea migliore.