“Mami”
“Piccola”
“Mami?”
“Piccola”
“Mami!!”
“Piccola!! Adesso basta che mi mandi ai matti. Che c’è?”
“Niente, volevo vedere se eri attenta. Ho finito i compiti e vado a giocare”
“Già finito? Ma non avevi tante frasi di analisi grammaticale da fare?”
“Fatte! Guarda qui”
“Oh ma che bel quaderno ordinato! E come è scritto bene! Si vede, che ti piace”
“Che mi piace cosa?”
“La grammatica, no?”
“Mami, ma ti pare? A nessuno sano di mente piace la grammatica”
“Beh, veramente, a me…ma!? Cosa leggo qui? ‘è’ congiunzione con l’accento? Piccola, ma che dici? È il verbo essere!”
“Fammi un po’ vedere…ah, sì. Non è mica così grave sai? È solo un modo diverso di esprimere la stessa idea”
“No, non è la stessa cosa, sono due significati diversi”
“Mami, su, un po’ di fantasia! Le parole sono belle da combinare insieme, bisogna giocarci, lo dici sempre anche tu! Per esempio se cambi una lettera grammatica diventa Drammatica”
“Piccola, è il verbo essere”
“Essere o non essere, questa è l’analisi grammaticale!”
Senti un po’ Shakespeare, fatti più in là.