Ehi, brother

Antefatto

Il figlio maggiore è un ragazzino dalle molte passioni e i più diversi interessi. Ama il basket, si allena, arbitra, fa magia con le carte, si interroga e ricerca.

Ma se dovessi scegliere la sua attività preferita, quella che occupa più spazio nei suoi pensieri, non avrei dubbi.

Dare fastidio alla sorella più piccola. Schivo e indifferente nei confronti della mezzana, nonostante li separino nemmeno due anni, il giovane primogenito rivolge tutte le sue più moleste attenzione alla piccola di casa. La cerca appena rientrato da scuola, la osserva mentre prova le ruote o gioca con le Barbie, si siede accanto a lei a tavola.

Più che amorevolezza fraterna parrebbe configurarsi il reato di stalking, ma tant’è.

La piccola reagisce a questa smodata e insistente attenzione con uno dei suoi cavalli di battaglia: le urla. Strilla quando lui le passa accanto e prova ad accarezzarle la pancia, ulula se sul divano vuole condividere la coperta, oltrepassa il muro del suono quando la apostrofa con uno dei molteplici nomignoli inventati per lei.

Fatto

“Mother, perché fissi da un quarto d’ora la pentola d’acqua che bolle?”

“Uh? Ah, sì, è che non sto tanto bene. Anzi, cosa ne dici di andare tu a prendere la piccola allo scuolabus? Arriva tra poco”

“E me lo chiedi? Certo che vado a prendere la mia piccolina muahahahahah”

“Ti prego, lasciala in pace. La devi solo riaccompagnare a casa. In silenzio. Non stare troppo vicino, d’accordo?”

“Sicuro Mother! Piccolina, sto arrivando muahahahahah”

Dieci minuti dopo

“Sì, e poi la maestra ha detto che sono stata brava. Non mi stare così vicino però”

“E ha tanti compiti per domani? Comunque tranquilla che la mamma ha fatto la pasta, non il polpettone. Volevo solo metterti paura”

“E ma così esageri! Uff, meno male che scherzavi. Ciao, Mami! Siamo tornati!”

Conclusioni

L’essere figlia unica non aiuta a comprendere i complessi meccanismi alla base della fratellanza.

Continuo a osservare con stupore e meraviglia gli strani legami che intercorrono fra loro, mutevoli come la primavera e imprevedibili come la febbre prima delle vacanze, cercando di comprendere.

Per ora mi sono chiari e cristallini come il quarto segreto di Fatima.

Informazioni su BarbaraB.

Educatrice e mamma, preparatissima sulla teoria e un po' meno efficace nella pratica. Per tentativi ed errori vado avanti, con un carico di ironia come antidoto alle quotidiane fatiche educative.
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