Lo hanno deciso così, nel pomeriggio del blu monday, perché a una giornata triste deve fare da contraltare una giornata felice, per forza.
Hanno preso il treno presto, quello dei pendolari, bigiando rispettivamente il lavoro e la scuola.
Si sono avventurate in una città moderna e alla moda, dentro una piazza che sembra una scultura circondata da palazzi altissimi, passando per viali eleganti e quartieri colorati.
Si sono perse in un Duomo maestoso, decidendo di arrampicarsi fino al punto più alto, vicino alla Madonnina che svetta e osserva, incuranti delle vertigini che hanno causato tremori e tachicardia alla più grande.
Per sentirsi più turiste che mai si sono imbarcate su un pullman rosso pronto a fare il giro della città. Sedute al piano di sopra con le cuffiette nelle orecchie e il vento sulla faccia hanno sfidato il freddo polare e la sinusite incombente.
In onore delle tradizioni del capoluogo lombardo hanno pranzato in una famosa pizzeria napoletana.
Hanno perso la nozione del tempo in una libreria di tanti piani e molta scelta, comprando regali per i due rimasti a casa.
Lei, sempre particolare nella scelta dei souvenir, ha voluto solo una preziosa candela profumata per la sua stanza.
Il tempo è volato, come dicono gli innamorati.
La giornata mondiale mamma e mezzana, così come è stata battezzata, è finita davvero troppo in fretta.
Lasciando addosso un po’ di malinconia perché avremmo voluto più tempo e la consapevolezza di quanto sia speciale e prezioso quel tempo rubato agli impegni e ai fratelli.
Di quanto sia importante ritrovarsi anche se non ci si è mai perse, ma in fondo, si sa, prevenire è meglio che curare.
Spero che la mia città abbia saputo accogliervi al meglio.
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Sì, Sandra! Prima di andare ci ha regalato pure un’occhiata di sole 😉
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