“Mami mami mami!!!”
Arriva come un tornado su per le scale e si precipita dentro, mentre io apro le braccia per accoglierla.
Braccia che lei schiva rapidamente mentre corre verso il bagno.
“Scusa, mi scappa”
La aspetto in cucina, intanto mi godo i suoi fratelli.
O almeno ci provo.
Il grande ha le lacrime agli occhi, lo abbraccio commossa dicendogli quanto mi sia mancato in questa settimana. Lui ricambia il mio sguardo, si pulisce il naso nella maglietta e mi mostra tremante il pacchetto che ha trovato sul tavolo.
“Mother, sono arrivate le carte rare dalla Germania, che emozione!”
Decido di consolarmi con la mezzana, che con gioia e fiducia accoglie il mio abbraccio.
In un istante realizzo che le sono bastati sette giorni per crescere di un paio di centimetri, quando mi sussurra qualcosa all’orecchio, con voce tremante.
“Mamma, che gioia! Ho ritrovato il wi-fi”
Sempre più amareggiata mi rimetto in cerca della piccola, e avvicinandomi alla sua stanza la sento parlare.
“Quanto ho sentito la tua mancanza! Pensavo a te ogni giorno”
Con un grande sorriso ed enorme sollievo -ho ancora un figlio che mi vuole bene- entro in camera e la trovo seduta sul letto, il piccolo gatto sciolto di fusa fra le sue braccia.
Ma non mi abbatto, sono un’adulta, un genitore capace, una educatrice preparata.
So che quando sarà il momento verranno da me.
“Regali!! Chi vuole i regali che ha portato la mamma?”
Ed eccoli tutti e tre, stretti sul divano accanto a me.
I maggiori già fuori di casa prima che la carta del pacchetto tocchi terra, la piccola con gli occhi sgranati sul suo dono, muta.
“Allora amore, ti piace?”
“Mami, ma è tarocca!”
“Ma che dici? Non è tarocca, è tipica. È una Barbie albanese!”
“Vado dal gatto”
Li aspettavo come Penelope il suo Ulisse.
Ma loro hanno già ripreso a navigare.
Che carina!!!
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Eh già, la piccola è proprio un amore 😉
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