“Mother non puoi capire. Che emozione! È entrato con una camicia rosa, i capelli rasta e mi ha detto “Ehi zio, happy days?” Ma certo che è stato un happy day! Il day più happy di tutta la mia vita, nonostante le tre ore di coda! Poi mi sono appostato vicino alla sua macchina quando è uscito e mi ha dato il cinque! Non mi laverò questa mano mai più”
“Mamma che bella la festa della pallavolo! Fino a sera a giocare all’aperto, le salamelle con le patatine, le mie amiche, era bello pure il maxi schermo con la partita. Non vi ho visto tu e la piccola, dove eravate?”
“Mami, perché io non faccio mai niente?”
“Piccola, ma che dici? Hai fatto il saggio di ginnastica artistica, due ore tutti ad applaudire in palestra. Poi la festa di classe, dove hai mangiato patatine come se non ci fosse un domani e avete cantato occidentali’s karma a quella povera donna della maestra tutti in coro”
Siamo agli sgoccioli.
Il tempo sta per finire e le vacanze per cominciare. Qui si respira già aria di libertà, tra l’autografo del rapper famoso e i bagordi delle feste di fine anno, anche se la mezzana non si accorge nemmeno più se ci siamo oppure no.
E se loro respirano a pieni polmoni, a me comincia a mancare un po’ l’aria.