“Mami che bello, davvero hai scritto un libro? Evviva evviva evviva lo dico alla maestra, alle mie amiche e alla bidella”
“Oh, che bello questo entusiasmo piccola, mi fai felice”
“Felice? Che c’entra? Io voglio essere popolare!”
“Mamma, lo dico alla prof. Muta, deve stare. Così non potrà più dire niente se non vado bene in grammatica. Perché mia mamma ha scritto un libro”
“E quindi? Come si collegano le due cose, scusa? Tu la grammatica la devi studiare, santa pazienza!”
“Non capisci mamma, è ereditario. Noi ci somigliamo, giusto? Bene, quindi so anche scrivere e coniugare. Solo che adesso non ne ho voglia”
“Mother, finalmente. Sono fiero di te, potrei anche pensare di tornare a chiamarti mamma. Comunque. Per il film, ho già in mente l’attore”
“Ecco, l’ho scritto proprio per farmi chiamare mamma, il libro. Ma il film? Di quale film parli scusa?”
“Beh, dai libri fanno i film, giusto? Voglio che la mia parte sia interpretata da Jack Nobile, il mago più mago nonché il più bravo con le carte”
L’entusiasmo qui è alle stelle ma tranquilli, resto umile.
E per la mia parte avrei pensato a Julia Roberts.