Sulla via del ritorno

“La mia parte preferita è stata la bicicletta, sempre, comunque e ovunque. Poi le patatine fritte a colazione, pranzo e cena. Scendere da un tram per salire su un pullman, una barca, un aereo”
“A me sono piaciuti tantissimo i mulini a vento. E il bar di fianco dove abbiamo mangiato i waffle con la Nutella. I quadri di Van Gogh, l’essere immersi nella bellezza”
“Io ho preferito il museo delle cere, perché mi sembrava di essere abbracciata per davvero a Justien Bibier. Poi Ariana Grande e Obama, i miei idoli tutti insieme. Il frappuccino, i regalini e l’ostello”
“Sì, l’ostello era fighissimo! Tutti quei ragazzi in giro da soli, liberi, felici. A parte quelli della stanza a fianco che ieri notte ululavano. Però sono strani forte questi olandesi. Ah, la faccia della mamma quando cercava i bulbi di tulipano per la nonna nel negozio e ha trovato i sex toys”
“E quando hanno fermato la piccola ai controlli in aeroporto? Suonava tutta! È il signore che è sceso dall’aereo quando stava per decollare? Per un momento ho pensato che fosse la mamma che se ne voleva andare”
“Io ho adorato che non siamo andati a scuola”
“E basta?”
“No, che gli altri invece ci sono andati”
C’era bisogno di fare mille e settantotto chilometri? Sì, decisamente, sì.

Informazioni su BarbaraB.

Educatrice e mamma, preparatissima sulla teoria e un po' meno efficace nella pratica. Per tentativi ed errori vado avanti, con un carico di ironia come antidoto alle quotidiane fatiche educative.
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