“Mami, indovina un po’? Ho deciso cosa farò da grande!”
“Uh che bello piccola! Dai, siediti qui accanto a me e racconta”
“Pronta? Voglio fare…la mamma!”
“Ah. Urca, che bel proposito”
“Ma io non voglio essere una mamma qualunque. Io voglio essere te”
“Oh amore, che bello. Che cosa dolce mi dici. Sei un tesoro”
“Sì, voglio essere bella, intelligente, capace, simpatica e dolce. Voglio anche i capelli rossi”
“Piccola, sei seria? No perché è tutto bellissimo ma sai, così mi metti un po’ d’ansia”
“Sono serissima, certo. Ho forse la faccia di una che non è seria? Eh? Io non sto mentendo. Io voglio essere esattamente come te, con tre figli e un cane”
“Ma noi non abbiamo il cane”
“Appunto! Non vedi come ci starebbe bene?”
“Piccola, quindi era tutta una manovra per convincermi a prendere il cane???”
“Ma noooo mami che dici? Io le penso davvero tutte queste cose belle di te. Adesso però scusa ma vado in camera a fare i compiti. Ciao”
“Frateeeelliiiiii! Niente da fare!! Non ci è cascata!”
L’Oscar, il David di Donatello, la Coppa Volpi. Se le merita di diritto. Insieme a due sculacciate, però.