Madre versus figlio

pag10-copia-e1428671945313“Tu sei lei…tu sei lei…fra così tanta gente…”

“Mother, ti prego, che roba è. Cambiamo sta lagna, va”

“A parte che lagna al sommo Ligabue, mito indiscusso della mia adolescenza e gioventù, sogno proibito dei miei anni migliori, così tanto amato da farmi soprassedere pure su quello stile un po’ tamarro, non lo dici”

“Ma è una lagna! Non è per niente divertente”

“Eh già. Ha parlato il giovane Beethoven. Che quando va bene ci rallegra con andiamo a comandare e cialtronate del genere”

“E allora? Almeno non è melenso. Senti, senti qua che dice! Se l’universo intero ci ha fatto incontrare qualcosa vorrà dire. Ho la nausea”

“Va bene, non prenderà il nobel per la letteratura ma è una canzone d’amore. Di lui riconosce lei come la donna della sua vita”

“Lo dice anche Rovazzi”

“Non proprio. Sai qual è il problema? Che non ti sei mai innamorato! Ecco perché sei così acido. Ma quando succederà lo capiremo perché comincerai anche tu a ascoltare canzoni melense”

“Piuttosto morto”

“Esagerato. Canta con me, su!”

“Posso scendere?”

I gusti musicali in famiglia divergono ancora parecchio, ma ho pazienza e confido nell’arrivo della primavera.

Informazioni su BarbaraB.

Educatrice e mamma, preparatissima sulla teoria e un po' meno efficace nella pratica. Per tentativi ed errori vado avanti, con un carico di ironia come antidoto alle quotidiane fatiche educative.
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