“Maaammaaaaa cooorriiii!!”
“Che succede? È urgente? Sicuri? O è procurato allarme come al solito?”
“No mother è davvero importante. La piccola ha perso un pezzo”
“La piccola? Un pezzo? Fatemi vedere”
“Maaammaaa vieni presto! Mi fa maleee”
“Dove amore? Dove fa male?”
“Guarda mamma, l’apparecchio! Si è rotto! Cos’è quel filo che esce?”
“O cielo. È un pezzo di apparecchio che si è sganciato”
“Aiutooo! Toglietemi questo coso, punge!”
“Va bene niente panico, adesso troviamo una soluzione. Piccola, apri la bocca”
“Aaaaaaaa”
“Io ci metterei lo scotch”
“Colla vinilica?”
“Zitti e lasciatemi provare, magari riesco a sistemarlo”
“Mother, non metto in dubbio le tue capacità ma non sarebbe meglio andare dal dentista? Credo sia appena un po’ più preparato di te”
“Ma davvero? Non mi dire. Peccato solo siano le dieci e mezza di sabato sera. Qualcosa mi dice che non sia in studio ad aspettare la nostra chiamata”
“Maaammaaa ma io non posso farmi vedere in giro così!!”
“Ferma e zitta. Apri bene…proviamo così…un po’ di più…ecco!”
“L’hai sistemato davvero?”
“No. Per finta. Ma fino a lunedì spero rimanga”
“Ma io come faccio a mangiare domani?”
“Ahahah pensi solo al cibo sorella”
“Fammi pensare…puoi mangiare il budino!”
“Davvero? A pranzo e cena? Ci sto”
“Mother, frullale le lasagne”
Che per fregiarsi dell’ambito titolo di Madre occorressero innumerevoli capacità lo avevo intuito. Chef, autista, psicologa, medico di base, colf, organizzatrice di eventi, maestra, nutrizionista, puericultrice, pedagogista, confessore, sarta, preparatrice atletica.
Da oggi aggiungo con orgoglio al mio medagliere la qualifica di ortodontista.