“Ma davvero non riesci a toccarti la punta dei piedi con le dita? Ma hai undici o centoundici anni? Ahahaha”
“Pedala pedala che la meta è vicina! Forza! Andale! Ahahaha”
“Bene signora, sono lieto di annunciarle che i suoi due figli hanno brillantemente superato ogni controllo, quindi sono abili e arruolati. Una per la canoa su lago ghiacciato a temperature proibitive, l’altro per la lotta greco romana. Ahahaha”
I due fratelli maggiori sono stati sottoposti alla annuale visita per l’idoneità sportiva. A condurre un dottore altissimo e con un senso dell’umorismo di difficile lettura. Tra una battuta e l’altra, sotto lo sguardo rassegnato dell’infermiere ha pesato, misurato e verificato il buon funzionamento dei due giovani atleti. I quali, in competizione fin dalla culla, si sono dati battaglia ognuno dalla sua parte del separé. È stata guerra per chi avesse la pressione più alta, il cuore più veloce, la resistenza allo sforzo migliore. Solo sull’altezza non c’è stata gara, al cospetto della sempre più lunga mezzana che appare ormai irraggiungibile. Né vinti né vincitori, dunque. Solo le abituali, consuete e rassicuranti mazzate.