“Oh, eccola qua! Visto che bella?”
“Ehm..uhm..dunque..veramente”
“È nuova nuova appena fatta! È mia! Non ne avevo mai avuto una così bella”
“Signora per favore la metta via”
“Ma è così bella!”
“Sì, davvero. Ehm..bella. È solo che mi fa un po’ impressione. Avevo una prozia che faceva sempre così e ho ancora gli incubi”
“Lella! Che fa? Vado via un attimo e guarda te. Si rimetta subito in bocca i denti e lasci in pace la signorina!”
Tardo pomeriggio, al controllo dentatura della figlia mezzana. Facce stanche da sala d’aspetto, molti cellulari, qualche sbadiglio.
Al mio fianco, sulle sedie di plastica, una anziana signora, tutta di leopardo vestita. Appoggiata a una stampella solitaria e accompagnata dalla badante, giovane dell’est con la passione per la permanente e i tessuti zebrati. Insomma, una giungla, dove per farsi rispettare è necessario mostrare i denti. La signora ha così esibito con orgoglio la sua nuovissima dentiera, come un trofeo o un bel voto, certa di suscitare negli astanti lo stesso entusiasmo.
Ma non posso lamentarmi: almeno non ha cercato di farmela provare.