Nina è la migliore amica di Luna, ragazza amante del pattinaggio su rotelle nonché autrice di blog con lo pseudonimo di Felicity. Simon è il migliore amico di Luna, inizialmente innamorato di lei e ora fidanzato con tale Jasmine. Pedro suona in una band ed è grande amico di Simon e di Nico. A Jem piace a Ramiro, ma Ramiro è innamorato della sua amica Jam (un po’ come Cip e Ciop, per intendersi)
Luna vuole partecipare a una importante gara di pattinaggio ma Delfi rivela a Gaston di essere Felicity, mentendo. A Nina piace Gaston ma non sa se può fidarsi di lui. Durante una gara di canto Tamara si commuove. Ambar è la cattiva, amica di Jem e Jam. Fidanzata con Matteo, segretamente amata da Sebastiano. Tutti vivono a Buenos Aires tra amori, intrighi, amicizie e cadute dai roller.
Non è una puntata de il Segreto e neanche il riassunto delle ultime cento puntate di Beautiful. E’ Soy Luna, telenovela argentina di Disney Channel, ultima passione delle mie figlie femmine. Certo, non è che io possa dire qualcosa, che sono cresciuta coi cartoni degli anni ottanta. Con Candy Candy orfanella, che tra un bravo ragazzo e un attore squinternato sceglie, manco a dirlo, il secondo. Con Georgie cara Georgie, che intratteneva relazioni sentimentali coi suoi fratellastri. Con Lady Oscar, travestita fin dalla più tenera età. Con Lamù, cartone che oggi sarebbe vietato. Con Remì, Belle e Sebastien, Sampei. Tutti bambini senza famiglia che girano il mondo, chi per ritrovare la mamma e chi la carpa gigante. Oggi sarebbero tutti affidati a una comunità per minori da un tribunale. Sono diventata grande così, senza troppi pensieri pedagogici, perlomeno in tivù. Per anni ho vigilato, presidiato e censurato quello che i miei bambini vedevano in televisione. Come abbia fatto una telenovela sudamericana a insinuarsi nelle nostre vite lo ignoro. Quali saranno i danni, è da vedere. Per ora è da segnalare solo la richiesta di un paio di pattini a rotelle. E finché non si presentano a casa con Ramiro, posso anche accettarlo.