Eppur si torna

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“Una settimana. Sette giorni. Centosessantotto ore. Diecimila ottanta minuti. Poi sarà la fine di tutto”

“Accidenti che conto alla rovescia! Cosa aspettiamo, l’apocalisse?”

“Peggio! Immensamente peggio! L’apocalisse sarebbe preferibile! Lunedì si torna a scuola, e non aggiungo altro”

“Come? Cosa? Scuola? Mi prendete in giro? Io non sono pronta. Mi mancano le matite colorate nuove e otto pagine del libro delle vacanze”

“Piccola tranquilla, le matite le compriamo e il libro lo finiamo. Ce la faremo”

“Ma chissene importa delle matite della piccola! Avete visto quanti libri che dovrò studiare? In un solo anno? Non è possibile”

“E pensa che manca ancora quello di tedesco”

“Argh”

“Le vostre preoccupazioni sono ridicole. Io ho gli esami quest’anno! Devo scegliere la scuola superiore! C’è in gioco il mio futuro! La mia vita!”

“Se la metti così puoi andare di diritto all’Accademia d’arte drammatica, tesoro”

“Io a scuola non ci voglio andare”

“Io nemmeno”

“Idem”

Non sarà un grande inizio, ma per la prima volta nella loro vita, i fratelli sono d’accordo su qualcosa.

Informazioni su BarbaraB.

Educatrice e mamma, preparatissima sulla teoria e un po' meno efficace nella pratica. Per tentativi ed errori vado avanti, con un carico di ironia come antidoto alle quotidiane fatiche educative.
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