In ordine sparso.
La piccola vaga per casa circospetta, entrando in ogni stanza come un agente segreto di un film americano che sta per arrestare un narcotrafficante. Se per caso il giovane e piccolo micio si trova a passare di lì, la piccola salta sulla prima sedia a disposizione come una vecchia signora alla vista di un sorcio. La gattofobia non conosce limite né spiegazione.
Il piccolo e giovane micio si diverte a tendere agguati a chiunque, cose o persone. Testimoni riportano di averlo visto combattere come una tigre con il portasciugamani, rimanendo sepolto sotto un accappatoio dimenticato.
La mezzana ha decretato ufficialmente l’inizio dell’estate, contro ogni evidenza scientifica e previsione meteorologica. Gira per casa in infradito, calzoncini e occhiali a specchio, registrando sul mio computer video che non ha il permesso di mettere on line. “È un’ingiustizia: tu fai la blogger e io non posso essere una youtuber”
“No. E parla come mangi, per cortesia”
Il gattone di casa si è preso qualche giorno sabbatico per elaborare l’arrivo del nuovo venuto- o una strategia di eliminazione dello stesso. Ad oggi è ancora profondamente offeso e in segno di sommo disprezzo ha catturato delle prede che ha poi consegnato ai vicini di casa.
Il preadolescente maggiore passa con disinvoltura da un party a un campetto, vive col pallone da basket in mano e, nonostante i periodici malumori, sembra felice.
Io vivo con serenità e armonia questo nuovo equilibrio, tanto da trascorrere la domenica con la febbre e il gattino sulla testa come una pezza bagnata.
Ci sono ampi margini di miglioramento per tutti.