Nonostante e sebbene passeranno nella (mia) storia familiare come le parole che hanno concluso questo faticoso ma entusiasmante duemilaquindici.
Mi spiego.
Nonostante la mattina del trentuno sia cominciata decisamente troppo presto, con i bambini svegli dall’alba al grido di “quanta manca al capodanno?” e sebbene due elettrodomestici su tre abbiano scelto di smettere di funzionare nello stesso maledetto momento, la mattina è riuscita chissà come a trasformarsi in qualcosa di molto bello, probabilmente perché sono uscita lasciando a qualcun altro le allegre incombenze casalinghe.
Nonostante il pomeriggio io abbia fatto rientro a casa e il primogenito si sia esibito ininterrottamente nei più famosi trucchi di magia attualmente scaricabili da youtube, smazzando mazzi, leggendo il pensiero e provando invano a far scomparire le sorelle, che a loro volta mi hanno allietato con spettacoli teatrali da loro scritti, diretti e interpretati con una colonna sonora di prim’ordine: le note di cinquanta sfumature di grigio sapientemente suonate alla pianola dal talentuoso primogenito (dove e perché lui l’abbia imparata, non me lo voglio nemmeno chiedere).
Sebbene fosse l’ultimo posto dove sarei voluta andare, nel tardo pomeriggio sono riuscita a rimediare il solito giro al supermercato, per assicurare la colazione alla famiglia almeno il primo dell’anno. Ma è stata l’occasione per fare gli auguri a un’amica all’entrata e ammirare all’uscita un anziano signore acquistare tutto il mazzo di rose da un venditore ambulante nel parcheggio e donarlo alla bella signora al suo fianco (che spero con tutto il cuore fosse la sua legittima compagna) incurante delle macchine, dei carrelli, dei sacchetti gialli pesanti di cotechino e lenticchie.
Nonostante le rigide restrizioni pediatriche, per cena la piccola si è goduta la sua porzione di lasagna con l’espressione grata e beata tipica dei neonati allattati al seno, mentre il dopocena è stato all’insegna della cultura cinematografica di alto livello: una maratona di Cenerentola, Avengers e per chiudere in bellezza i Goonies. Il conto alla rovescia ha trovato tre fratelli svegli e una madre così così.
E la mezzanotte è arrivata e se ne è andata, anche per quest’anno, nonostante tutto.
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