
“Oh, tu a quanto stai?”
“A due, lascia stare”
“Io a tre, da domani a casa”
“Eh no, perché Gianmaria è positivo al rapido, non conta”
“E quindi?”
“Quindi viene a scuola finché non fa il molecolare”
“E allora Gianantonio?”
“Gianantonio è andato due giorni fa a fare merenda dalla nonna, che ora è positiva al salivare, lui sta a casa invece”
“Ma tu nell’aula covid ci sei mai stata?”
“No, c’è stato un mio compagno perché la madre lo ha chiamato mentre era in classe. Gli ha detto che sua sorella era positiva. Poi gli han dato una ffp2 e l’han fatto rientrare in classe, c’era la verifica di filosofia. Mi sa che preferiva il covid”
“Attenzione! Ho due compagni che aspettano l’esito del tampone!”
“Ma domani vai a scuola?”
“E che ne so?”
Da una settimana si gioca ogni sera la schedina dei contagi, la lotteria dei tamponi, si lancia la moneta della dad.
Ancora non ho capito cosa si vince.
Forse un esaurimento… “Scherzi” a parte, complimenti per riuscire a mantenere l’ironia anche durante tutto il guazzabuglio di difficoltà! Forza e Coraggio
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Si ride per non piangere 😉
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Cioè ma… Succede solo in Italia.. Cm al solito.. Poveri noi..
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