
La mattinata trascorsa al telefono, nel tentativo per lo più vano di avere risposte su tamponi e questioni di quarantena.
Dei vari numeri del servizio sanitario lombardo , tre uniche certezze.
La musichetta dell’attesa è suonata al pianoforte da un bambino di seconda elementare.
Nel momento esatto in cui si interromperà la molesta sinfonia e qualcuno solleverà il ricevitore, nonostante le ore passate ad attendere, cadrà la linea e come nel giorno della marmotta dovrai ripetere ogni tuo gesto all’infinito.
Nessuno risponderà mai.
Il servizio di telefonia che mi scrive dodici email per informarmi di avere diritto a un’offerta strepitosa, un cellulare in omaggio se rimango con loro fino che morte non ci separi (l’ultima volta che ho aderito a questa formula non è andata benissimo), millemila giga al mese e tutte con l’incipit “Cara Valentina, per ringraziarti della tua fedeltà!”
Al supermercato passo allo scanner la mia tesserina e la pistola spara-spesa mi accoglie con un allegro “benvenuto, Gennaro!”
Ci sono discreti margini di miglioramento, per questo agosto.
Spero che, il presto possibile, la situazione si sblocchi! Forza e coraggio…
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Ti ho risposto nel post che ho appena pubblicato 😰😰
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il più presto possibile*
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