
Hai barba e baffi, spalle larghe e un’altezza che non ti soddisfa ma già ragguardevole.
La tartaruga di addominali scolpita, vinta alla lotteria genetica, che resiste indomita ai numerosi Crispy Mcbacon con patatine grandi.
Un ciuffo folto e lungo, che arriva a metà di quegli occhi verdi che chissà da quale antenato sono venuti.
Ti eserciti coi quiz della patente, anche se è presto per iscriversi.
Vuoi andare in vacanza coi tuoi amici, tu hai proposto Gallipoli e loro Rimini.
Sulla tua bocca è comparsa la parola università, e anche se non sappiamo dove, come, perché, detta ad alta voce sembra quasi reale.
Hai la memoria del pesce rosso, dimentichi le cose da una stanza all’altra e torni a chiedermi cosa dovevi fare, vivi in una camera dove il caos regna sovrano e studi in cucina perché la tua scrivania è inagibile.
A un passo dall’ultimo anno di liceo, nel mezzo di una pandemia, hai tirato fuori dal cilindro un impegno e senso di responsabilità di solito riservato al basket, tua grande passione.
Vendi carte pokemon e vuoi arricchirti coi bitcoin.
Caro primogenito, non riesco a raccontarti quanto il vederti costruire il tuo futuro illumini il mio.
Tu che tieni accesa in me la fiammella dell’indignazione per l’ingiustizia perché in te divampa.
Che sei capace di sgretolare montagne di pazienza con la tua polemica, frantumare la serenità familiare con l’opposizione e il dibattito, che ti fai ripetere le cose oltre ogni ragionevole dubbio e ancora ridi se fai i rutti con gli amici.
Ecco, malgrado o grazie a tutto ciò, non mi stanco mai di osservarti crescere.
È sempre bello leggerti!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie Onda 💙
"Mi piace""Mi piace"