
Il giovane sorcio che vive nello stanzino è più arzillo che mai, s’è palesato davanti a una mezzana urlante in pigiama che cercava un cartone di latte.
È poi riuscito a mangiare il formaggio dalla trappola senza che questa si chiudesse.
In cucina siamo invasi dalle orride farfalline della farina, nonostante abbia gettato pasta, biscotti e ogni genere di prodotto colonizzabile dai nefasti insetti.
Come extrema ratio ho tappezzato mobili e muri di strisce adesive ai feromoni, che dovrebbero attirare e quindi imprigionare questi svolazzanti nemici.
Per ora l’unica a restare appiccicata è stata la piccola.
Il gatto maggiore vomita a spruzzo qua e là quando meno te l’aspetti, probabilmente per mostrare il suo disappunto sul pacco offerta di pappa che ho acquistato, contravvenendo ai suoi gusti.
Il piccolo gatto ha dichiarato guerra alle video lezioni, video Skype e qualunque altra cosa distolga l’attenzione dei suoi padroni dai bisogni primari di cibo e coccole.
L’ingombrante felino deposita quindi il suo imponente personale su ogni tastiera che gli capita a tiro, mostrando il generoso lato b con disinvoltura alla webcam e sospetto sia responsabile dell’invio di strane email.
In questa bizzarra arca di Noè che è diventata la mia casa, manca solo l’invasione delle locuste.